Matcha ummon-no-mukashi, di nuovo!

Oggi pomeriggio mi è presa una voglia irrefrenabile di verde…la scelta più ovvia (per me!) è stata un matcha!

matcha ummon-no-mukashi

matcha ummon-no-mukashi

Dell’ ummon-no-mukashi vi avevo già parlato in questo post. Stavolta però la voglia era troppa, volevo qualcosa di esuberante, di speciale, un concentrato di vitalità! Era deciso, l’avrei preparato come “koicha”, la versione più densa ed avvolgente del matcha.

Metto 3 chashaku abbondanti di matcha nella tazza, aggiungo un po’ di acqua fredda e inizio a “impastare” col chasen, fino ad ottenere un magma verde brillante!

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Poi aggiungo poca acqua a 70°C, circa 50 ml. E’ il momento di iniziare a stemperare il magma nell’acqua calda…e qui c’è la grande differenza rispetto alla preparazione dell’usucha. Non servono movimenti rapidi, sarebbe impossibile diluire correttamente il magma, verrebbe fuori un pastrocchio! Nella preparazione del koicha deve regnare la calma; dopotutto si tratta di un tè pregiato che stiamo preparando nella versione più pregiata!

Io ricorro a dei lenti movimenti circolari a senso alternato; più si è lenti e delicati, più rispetto si dimostra nei confronti del koicha e più grande sarà la facilità con cui riusciremo ad ottenere uno spesso e vellutato nettare di umami!

et voilà le koicha!

et voilà le koicha!

L’assaggio è sconvolgente: la bocca è letteralmente investita da un concentrato di sapori. L’umami regna sovrano su una folla di gusti-satellite: un albicocca matura, una punta di acidità, una scaglia di cioccolato bianco. Il tutto è esaltato dalla sua consistenza vellutata e avvolgente. L’ummon-no-mukashi è senz’altro uno dei migliori, se non il migliore, matcha che abbia assaggiato finora. La polvere ha un colore verde brillante, quasi fosforescente! E’ macinata molto fine ed ha un’ottima solubilità in acqua. Il gusto poi…!!!

Il koicha non è un tè facile, tutt’altro! Personalmente mi ci è voluto del tempo per potermi abituare alla sua potenza, alla sua carica totalizzante. Oltre ad una questione di gusto è una questione di fisico. E’ una sorta di doppio-espresso del tè: ti dà la carica, ti accende la mente. Ma ti può dare anche un pugno nello stomaco! Il mio consiglio è di non berlo mai a stomaco vuoto: il mio non lo regge!

già finito?!?

già finito?!?

Alla prossima,

Luca